Martin Mystere - Recensione

Martin Mystere - Recensione

Ciao sono lettore di MM e posto di solito nel forum Agarth
Dunque, dovete sapere che Martin è un antropologo (specializzato in archeologia) che si occupa fin dal lontano 1982 di casi mysteriosi, ai limiti dell'impossibile ma anche con una buona dose di verosimiglianza logica e di plausibilità storica. Beh, forse non sempre. Però di sicuro c'è che è l'unico fumetto (che io conosca) ad avere una precisa ambientazione anagrafica. Il protagonista infatti nasce il 26 giugno 1942 (quindi inizia le sue avventure alle soglie dei 40 anni) e vive a New York. Sì, proprio la Grande Mela che conosciamo nella realtà, ad un preciso indirizzo (Washington Mews n.3) il cui inquilino si è da tempo abituato a rispondere che il professor Mystère è partito per il Brasile.


Intanto partecipo qui dicendo che la tiratura bimensile è di circa 30.000 copie (a quanto so io) e, anche se sembrano pochi, sono tutti lettori che costituiscono uno zoccolo duro di un target che negli anni è cresciuto e poi è diminuito. Negli ultimi tempi (specie nei mass-media) il fascino del Mystero, delle Conoscenze Occulte, dei Complotti, etc. è di nuovo salito. Spero che aumentino anche le persone che vogliono conoscere questo fumetto, il quale, come ho detto, si basa (quasi sempre) su fatti reali ed anche se vola con la fantasia, rimane con i piedi per terra, fornendo (o almeno tentando di fornire) spiegazioni pseudo-scientifiche alle presenze aliene, alle altre Dimensioni, a personaggi semi-immortali, e così via.
Un'altra cosa. È un fumetto seriale in cui la Continuity è stata importante fin dall'inizio e, oggi, dopo 400 albi è diventata un macigno, per cui gli autori non sanno più agevolmente districarsi nei meandri delle incongruenze con altri albi o con pericolose contraddizioni di eventi passati.
Ad esempio, ci sono molti fatti misteriosi nella Storia cui la Storiografia ufficiale non ha fin'ora saputo fornire spiegazione. In MM, molti eventi del passato ne trovano una. Certo, è di fantasia, ma ha la sua pseudo-attendibilità.
Insomma spero di avervi invogliato a "provare" questo fumetto, nella speranza che nascano nuovi esegeti capaci di "guidare" gli autori verso la piena Comprensione di un fumetto complesso e appassionante, meraviglia della Fanta-Archeologia, che (per dirla con Fantozzi) mai, mai, mai cadrà.