ALTROVE - "La donna che cambiò la Storia d'Italia"
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ALTROVE - "La donna che cambiò la Storia d'Italia"
ALTROVE 2011 - "La donna che cambiò la Storia d'Italia"
Per tutti gli appassionati di Martin Mystere, (e non) ecco la nuova avventura di ALTROVE serie Annuale Bonelli, che come tutti noi sappiamo serie che parla dell agenzia Altrove, agenzia che spesso ha contribuito a momenti importanti ed eventi storici. Quest albo si ambienterà in ITALIA, come passiamo capirlo dal titolo, "La donna che cambiò la Storia d'Italia".
Qui sotto inserisco un intervista fatta allo sceneggiatore dell abo, Carlo Recagno, che di sicuro leggendo vi farà appassionare alla storia.
"Altrove" ha a che fare con l'Unità d'Italia?! Cos'è questa storia?
Ma è la storia d’Italia, no? Perdinci e poi perbacco! Beh, la verità è che ogni anno Castelli e io studiamo quali personaggi “storici” (reali o di fantasia) mettere in “Altrove”, e non potevamo lasciarci sfuggire l’aggancio con i 150 anni dell’unità nazionale. Quindi aspettatevi la consueta avventura con misto di realtà e di fantasia, ma questa volta i protagonisti sono gli eroi che hanno fatto il nostro paese. La premessa del racconto è piuttosto semplice: qualcuno che ha visto il futuro vuole riscrivere la storia per impedire l’unità d’Italia, e “Altrove” cerca di fermarlo, inviando una dei suoi agenti sul campo. Inizialmente avrei voluto ambientare la vicenda nei primi mesi del 1861, a un passo dalla proclamazione del Regno d’Italia da parte del parlamento piemontese (avvenuta, come ricordiamo tutti, il 17 marzo di quell’anno), ma mi sono scontrato subito con il problema della plausibilità storica. “Altrove” è una base governativa americana, e proprio in quei mesi gli Stati Uniti erano a un passo dalla guerra civile (i primi stati del sud avevano dichiarato la secessione già nel novembre 1860, subito dopo l’elezione di Lincoln a presidente). Era un po’ improbabile, quindi, che ad “Altrove” si occupassero dei problemi dell’Italia quando ne avevano già di gravi in casa loro. Di conseguenza ho collocato la storia nell’estate del 1860, durante l’impresa dei Mille, un periodo tumultuoso che offriva molti spunti.
Avendo già coinvolto Garibaldi in una precedente avventura della "mysteriosa" base segreta, hai nuovamente fatto entrare in azione l'"eroe dei due mondi"? Chi sono i protagonisti del racconto?
L’"eroe dei due mondi" torna, eccome, e non sarebbe stato possibile altrimenti, vista la collocazione della vicenda. Anzi, tutto ruota attorno a un momento critico dell’Impresa dei Mille. Siamo tra Luglio e Agosto 1860, Garibaldi si è insediato in Sicilia, ha occupato l’isola, e si prepara a sbarcare sul continente per proseguire la conquista del Mezzogiorno in nome di Vittorio Emanuele II, re del Piemonte. Ma è costretto a fermarsi perché, da Napoli, re Francesco II di Borbone ha ordinato un blocco navale per impedire a Garibaldi di oltrepassare lo Stretto di Messina. Sappiamo dalla Storia che il blocco a un certo punto venne ritirato, e i Mille poterono sbarcare in Calabria. Ma cosa sarebbe successo se questo non fosse accaduto? Se l’avanzata di Garibaldi si fosse arrestata? È quanto il “cattivo” di questo albo vuole far accadere. Garibaldi, comunque, ha un ruolo limitato. Lo vediamo soltanto in una scena, a Messina, mentre assieme a Nino Bixio pianifica lo sbarco in Calabria. I protagonisti del racconto, in realtà, sono Giuseppe Verdi e una affascinante agente di “Altrove”, Christina, che chiede il suo aiuto per risolvere un enigma “musicale” che potrebbe portare a una svolta nelle indagini. Ricoprono un ruolo importante nella vicenda anche l’imperatore dei francesi Napoleone III e la Contessa di Castiglione, sua ex amante che, pilotata da Cavour, l’aveva spinto verso l’alleanza con il Piemonte. Anche Cavour appare tra le pagine dell’albo, e con lui Vittorio Emanuele II, Nino Bixio, Costantino Nigra (segretario di Cavour) e il librettista d’opera Antonio Ghislanzoni (che in seguito collaborerà con Verdi all’”Aida”).
Dalle tavole che abbiamo sfogliato in anteprima (alcune delle quali mostriamo in questa stessa pagina), l'episodio sembra ricco di tanti elementi diversi, che vanno dalla musica alla magia, dalla Storia all'horror. Pensi di essere riuscito a combinare a dovere tutti questi ingredienti?
Io ci provo sempre, per far sì che la storia (quella con la “s” minuscola) sia il più possibile varia. La musica è un elemento che permea l’intera vicenda, dato che abbiamo come coprotagonista uno dei più grandi compositori - se non il più grande - dell’epoca, e l’avversario è nientemeno che un “demone della musica”, un personaggio letterario suggeritomi da Castelli, e che è preso da Trilby, di George du Maurier. Nella nostra versione gli attribuiamo un’importanza e una statura decisamente superiori rispetto a quel romanzo.
Quali sono state le tue fonti d'ispirazione principali per "La donna che cambiò la Storia d'Italia"?
Nessuna ispirazione diretta. Mentre scrivevo la sceneggiatura però ho letto il “Garibaldi” di Tuono Pettinato, che forse mi ha influenzato indirettamente per quanto riguarda l’approccio verso le figure storiche importanti: rispettoso ma non riverente, e sempre in una rigorosa prospettiva storica. Ho inoltre fatto riferimento nel racconto a un libro di protofantascienza “dimenticato”, Abrakadabra, del sopracitato Antonio Ghislanzoni. Nella maturità, il librettista d’opera si era cimentato in un genere allora nuovo, quello della letteratura d’anticipazione, come veniva chiamato all’epoca, e scrisse un romanzo nello stile di Jules Verne che descriveva una incredibile Milano del ventesimo secolo, anticipando davvero (come Verne, appunto) molte cose che poi si sono tramutate in realtà, come l’ingegneria genetica, il controllo climatico, le lenti a infrarossi; o che sono diventate di uso comune nella letteratura fantascientifica, come i robot, le armi con componenti organiche, i sensori “alla Star Trek”. Il libro è scaricabile gratuitamente dalla rete, ed è una vera curiosità, anche se di lettura non proprio scorrevole.
Quanta documentazione ha dovuto usare Sergio Giardo per disegnare quest'albo? Credi di essere riuscito a metterlo in difficoltà con una particolare sequenza?
Mando sempre a Sergio montagne di documentazione, soprattutto per luoghi e personaggi storici. Una volta gli avrei inviato pacchi di fotocopie, oggi gli mando soltanto link su cui poi andare a cercare in rete. Ma non riesco mai a metterlo in difficoltà, visto che interpreta sempre benissimo il mio pensiero. Ma non dispero: prima o poi farò in modo di metterlo con le spalle al muro!
Per concludere, l'immancabile domanda sul futuro: dove e quando pensi di portare il lettori di Storie da Altrove, l'anno prossimo?
Top secret. Posso solo dire che sarà ambientato ai primi del Novecento, che il protagonista principale sarà un eroe letterario, e che la storia tratterà anche, in qualche misura, di Cagliostro, uno di quei personaggi a cui abbiamo fatto riferimento più volte, in Martin Mystère, senza mai trattarli direttamente.
NON SO A VOI MA A ME QUESTA INTERVISTA MI HA INTRIGATO E MI HA FATTO PROPRIO VENIR VOGLIA DI LEGGERE QUEST ALBO...
qui sotto alcune tavole inedite.
VI ASPETTO COME SEMPRE NEL TOPIC IN CUI SI PARLERÀ DI QUEST ALBO PER PARLARNE INSIEME E DISCUTERNE
Per tutti gli appassionati di Martin Mystere, (e non) ecco la nuova avventura di ALTROVE serie Annuale Bonelli, che come tutti noi sappiamo serie che parla dell agenzia Altrove, agenzia che spesso ha contribuito a momenti importanti ed eventi storici. Quest albo si ambienterà in ITALIA, come passiamo capirlo dal titolo, "La donna che cambiò la Storia d'Italia".
Qui sotto inserisco un intervista fatta allo sceneggiatore dell abo, Carlo Recagno, che di sicuro leggendo vi farà appassionare alla storia.
"Altrove" ha a che fare con l'Unità d'Italia?! Cos'è questa storia?
Ma è la storia d’Italia, no? Perdinci e poi perbacco! Beh, la verità è che ogni anno Castelli e io studiamo quali personaggi “storici” (reali o di fantasia) mettere in “Altrove”, e non potevamo lasciarci sfuggire l’aggancio con i 150 anni dell’unità nazionale. Quindi aspettatevi la consueta avventura con misto di realtà e di fantasia, ma questa volta i protagonisti sono gli eroi che hanno fatto il nostro paese. La premessa del racconto è piuttosto semplice: qualcuno che ha visto il futuro vuole riscrivere la storia per impedire l’unità d’Italia, e “Altrove” cerca di fermarlo, inviando una dei suoi agenti sul campo. Inizialmente avrei voluto ambientare la vicenda nei primi mesi del 1861, a un passo dalla proclamazione del Regno d’Italia da parte del parlamento piemontese (avvenuta, come ricordiamo tutti, il 17 marzo di quell’anno), ma mi sono scontrato subito con il problema della plausibilità storica. “Altrove” è una base governativa americana, e proprio in quei mesi gli Stati Uniti erano a un passo dalla guerra civile (i primi stati del sud avevano dichiarato la secessione già nel novembre 1860, subito dopo l’elezione di Lincoln a presidente). Era un po’ improbabile, quindi, che ad “Altrove” si occupassero dei problemi dell’Italia quando ne avevano già di gravi in casa loro. Di conseguenza ho collocato la storia nell’estate del 1860, durante l’impresa dei Mille, un periodo tumultuoso che offriva molti spunti.
Avendo già coinvolto Garibaldi in una precedente avventura della "mysteriosa" base segreta, hai nuovamente fatto entrare in azione l'"eroe dei due mondi"? Chi sono i protagonisti del racconto?
L’"eroe dei due mondi" torna, eccome, e non sarebbe stato possibile altrimenti, vista la collocazione della vicenda. Anzi, tutto ruota attorno a un momento critico dell’Impresa dei Mille. Siamo tra Luglio e Agosto 1860, Garibaldi si è insediato in Sicilia, ha occupato l’isola, e si prepara a sbarcare sul continente per proseguire la conquista del Mezzogiorno in nome di Vittorio Emanuele II, re del Piemonte. Ma è costretto a fermarsi perché, da Napoli, re Francesco II di Borbone ha ordinato un blocco navale per impedire a Garibaldi di oltrepassare lo Stretto di Messina. Sappiamo dalla Storia che il blocco a un certo punto venne ritirato, e i Mille poterono sbarcare in Calabria. Ma cosa sarebbe successo se questo non fosse accaduto? Se l’avanzata di Garibaldi si fosse arrestata? È quanto il “cattivo” di questo albo vuole far accadere. Garibaldi, comunque, ha un ruolo limitato. Lo vediamo soltanto in una scena, a Messina, mentre assieme a Nino Bixio pianifica lo sbarco in Calabria. I protagonisti del racconto, in realtà, sono Giuseppe Verdi e una affascinante agente di “Altrove”, Christina, che chiede il suo aiuto per risolvere un enigma “musicale” che potrebbe portare a una svolta nelle indagini. Ricoprono un ruolo importante nella vicenda anche l’imperatore dei francesi Napoleone III e la Contessa di Castiglione, sua ex amante che, pilotata da Cavour, l’aveva spinto verso l’alleanza con il Piemonte. Anche Cavour appare tra le pagine dell’albo, e con lui Vittorio Emanuele II, Nino Bixio, Costantino Nigra (segretario di Cavour) e il librettista d’opera Antonio Ghislanzoni (che in seguito collaborerà con Verdi all’”Aida”).
Dalle tavole che abbiamo sfogliato in anteprima (alcune delle quali mostriamo in questa stessa pagina), l'episodio sembra ricco di tanti elementi diversi, che vanno dalla musica alla magia, dalla Storia all'horror. Pensi di essere riuscito a combinare a dovere tutti questi ingredienti?
Io ci provo sempre, per far sì che la storia (quella con la “s” minuscola) sia il più possibile varia. La musica è un elemento che permea l’intera vicenda, dato che abbiamo come coprotagonista uno dei più grandi compositori - se non il più grande - dell’epoca, e l’avversario è nientemeno che un “demone della musica”, un personaggio letterario suggeritomi da Castelli, e che è preso da Trilby, di George du Maurier. Nella nostra versione gli attribuiamo un’importanza e una statura decisamente superiori rispetto a quel romanzo.
Quali sono state le tue fonti d'ispirazione principali per "La donna che cambiò la Storia d'Italia"?
Nessuna ispirazione diretta. Mentre scrivevo la sceneggiatura però ho letto il “Garibaldi” di Tuono Pettinato, che forse mi ha influenzato indirettamente per quanto riguarda l’approccio verso le figure storiche importanti: rispettoso ma non riverente, e sempre in una rigorosa prospettiva storica. Ho inoltre fatto riferimento nel racconto a un libro di protofantascienza “dimenticato”, Abrakadabra, del sopracitato Antonio Ghislanzoni. Nella maturità, il librettista d’opera si era cimentato in un genere allora nuovo, quello della letteratura d’anticipazione, come veniva chiamato all’epoca, e scrisse un romanzo nello stile di Jules Verne che descriveva una incredibile Milano del ventesimo secolo, anticipando davvero (come Verne, appunto) molte cose che poi si sono tramutate in realtà, come l’ingegneria genetica, il controllo climatico, le lenti a infrarossi; o che sono diventate di uso comune nella letteratura fantascientifica, come i robot, le armi con componenti organiche, i sensori “alla Star Trek”. Il libro è scaricabile gratuitamente dalla rete, ed è una vera curiosità, anche se di lettura non proprio scorrevole.
Quanta documentazione ha dovuto usare Sergio Giardo per disegnare quest'albo? Credi di essere riuscito a metterlo in difficoltà con una particolare sequenza?
Mando sempre a Sergio montagne di documentazione, soprattutto per luoghi e personaggi storici. Una volta gli avrei inviato pacchi di fotocopie, oggi gli mando soltanto link su cui poi andare a cercare in rete. Ma non riesco mai a metterlo in difficoltà, visto che interpreta sempre benissimo il mio pensiero. Ma non dispero: prima o poi farò in modo di metterlo con le spalle al muro!
Per concludere, l'immancabile domanda sul futuro: dove e quando pensi di portare il lettori di Storie da Altrove, l'anno prossimo?
Top secret. Posso solo dire che sarà ambientato ai primi del Novecento, che il protagonista principale sarà un eroe letterario, e che la storia tratterà anche, in qualche misura, di Cagliostro, uno di quei personaggi a cui abbiamo fatto riferimento più volte, in Martin Mystère, senza mai trattarli direttamente.
NON SO A VOI MA A ME QUESTA INTERVISTA MI HA INTRIGATO E MI HA FATTO PROPRIO VENIR VOGLIA DI LEGGERE QUEST ALBO...
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VI ASPETTO COME SEMPRE NEL TOPIC IN CUI SI PARLERÀ DI QUEST ALBO PER PARLARNE INSIEME E DISCUTERNE
FONTE BONELLI
El Jamiro- Utente
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Gio Nov 22, 2012 10:41 pm Da Jorik 64
» Forum morto?
Mer Mag 16, 2012 11:10 am Da Gas75
» ECCO CHE CI COMBINA JAM!!!!!
Sab Gen 28, 2012 5:46 pm Da Nero
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Mer Nov 02, 2011 1:03 pm Da Gas75
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Mar Nov 01, 2011 8:18 pm Da Jorik 64
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Lun Ott 31, 2011 11:38 pm Da RoBettina
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Lun Ott 31, 2011 6:32 pm Da RoBettina
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Mer Ott 26, 2011 6:47 pm Da RoBettina
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Mer Ott 26, 2011 3:26 pm Da Jorik 64